Questi aneurismi possono interessare simultaneamente in maniera diversa (vedi schema sotto riportato) sia il tratto di aorta toracica che quello addominale. Vi è indicazione all’intervento chirurgico quando il diametro massimo dell’aneurisma è > di 6 cm; tuttavia vanno considerati anche altri parametri, come la sintomatologia e le patologie concomitanti del paziente. L’intervento chirurgico comporta l’apertura contemporanea del torace (toracotomia) e dell’addome (laparotomia).
Esistono vari tipi di aneurisma toraco-addominale; qui di seguito la Classificazione secondo Crawfford:
Dopo avere eseguito la messa a piatto dell’aneurisma è necessario ricostruire la naturale perfusione dell’albero circolatorio (aorta toracica, addominale, tutti i vasi viscerali e quando necessario le arterie intercostali o lombari) mediante l’utilizzo di protesi biocompatibili. Durante questo tempo la perfusione dei vasi viscerali può essere garantita tramite varie tecniche; una di queste è quella della riperfusione temporanea tramite l’uso di uno shunt di Pruitt-Inahara. Ecco di seguito un esempio:
Qui di seguito serie di foto intra-operatorie con preparazione su banco di protesi aortica con branche protesiche per la rivascolarizzazione dei principali vasi viscerali. Una volta costruita la protesi si inizia a realizzare l’anastomosi prossimale e successivamente la rivascolarizzazione dei vasi viscerali (in questo caso rivascolarizzati separatamente mediante bypass protesici).
Nelle foto di seguito viene mostrato l’utilizzo dello shunt di Pruitt-Inahara nella rivascolarizzazione temporanea dei vasi viscerali durante il tempo dell’anastomosi.