INSUFFICIENZA CEREBRO-VASCOLARE: TECNICHE E TATTICHE PIU’ UTILIZZATE

INSUFFICIENZA CEREBRO-VASCOLARE: TECNICHE E TATTICHE PIU' UTILIZZATE

Le malattie cerebro-vascolari rappresentano i disturbi neurologici più comuni dell’età adulta e senile e rappresentano, nei paesi industrializzati, la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, nonché la principale causa di invalidità permanente.

Sintomi

  • SPECIFICI
    • Deficit motorio o sensitivo delle estremità contro-laterali (mono- o emi-paresi e mono- o emi-parestesie)
    • Paresi o parestesie faciali
    • Afasia o disfasia
    • Cecità omolaterale transitoria (amaurosis fugax)
    • Emianopsia (rara)
    • Rallentamento funzione mentale
  • ASPECIFICI
    • Disartria
    • Vertigine
    • Lipotimia

Indicazioni all’endoarteriectomia carotidea

Nei pazienti asintomatici l’indicazione si ha per stenosi dell’arteria carotide interna > 70% (se stenosi monolaterale) e > 60% (se stenosi monolaterale in presenza di carotide controlaterale chiusa, oppure se stenosi bilaterale, trattando prima il lato consensuale all’emisfero dominante), qualora comunque il rischio complessivo del centro a 30 giorni (comprensivo di eventi avversi maggiori fra cui stroke e decesso del paziente ) sia< 3%.
Nei pazienti sintomatici l’indicazione si pone per stenosi > 60% (mono- o bi-laterali, trattando prima in quest’ultimo caso il lato relativo all’emisfero interessato dall’episodio ischemico transitorio), qualora comunque il rischio complessivo del centro a 30 giorni sia < 5%.

Controindicazioni principali

  • Occlusione della arteria carotide interna
  • Infarto cerebrale in atto
  • Decadimento psico-cognitivo grave
  • Lesioni a tandem con stenosi della carotide interna nel tratto intra-cranico > 80%

L’età del paziente non costituisce tuttavia una controindicazione assoluta all’intervento chirurgico.

Intervento chirurgico

Prevede:

  • Anestesia generale
  • Eparinizzazione sistemica
  • Monitoraggio elettroencefalografico continuo
  • Utilizzo dilazionato di routine dello shunt di Pruitt-Inahara (ridurzione del tempo di ipo-perfusione cerebrale)

Vengono eseguite due tecniche:

TEA carotidea + patch in PTFE (tecnica più utilizzata)

TEA carotidea + reimpianto della carotide interna sul bulbo o sulla carotide comune

In casi selezionati si utilizza materiale biologico autologo (vena giugulare esterna e/o vena grande safena) per l’esecuzione del patch.

In altri si può ricostruire l’asse carotideo mediante confezionamento di bypass (in protesi o vena).