Le malattie cerebro-vascolari rappresentano i disturbi neurologici più comuni dell’età adulta e senile e rappresentano, nei paesi industrializzati, la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, nonché la principale causa di invalidità permanente.
Nei pazienti asintomatici l’indicazione si ha per stenosi dell’arteria carotide interna > 70% (se stenosi monolaterale) e > 60% (se stenosi monolaterale in presenza di carotide controlaterale chiusa, oppure se stenosi bilaterale, trattando prima il lato consensuale all’emisfero dominante), qualora comunque il rischio complessivo del centro a 30 giorni (comprensivo di eventi avversi maggiori fra cui stroke e decesso del paziente ) sia< 3%.
Nei pazienti sintomatici l’indicazione si pone per stenosi > 60% (mono- o bi-laterali, trattando prima in quest’ultimo caso il lato relativo all’emisfero interessato dall’episodio ischemico transitorio), qualora comunque il rischio complessivo del centro a 30 giorni sia < 5%.
L’età del paziente non costituisce tuttavia una controindicazione assoluta all’intervento chirurgico.
Prevede:
Vengono eseguite due tecniche:
TEA carotidea + patch in PTFE (tecnica più utilizzata)
TEA carotidea + reimpianto della carotide interna sul bulbo o sulla carotide comune
In casi selezionati si utilizza materiale biologico autologo (vena giugulare esterna e/o vena grande safena) per l’esecuzione del patch.
In altri si può ricostruire l’asse carotideo mediante confezionamento di bypass (in protesi o vena).