Messa a piatto di aneurisma dell’arteria femorale comune ed innesto in vena grande safena omolaterale invertita:
Talvolta ci si può trovare di fronte a PSEUDOANEURISMI (solitamente della femorale comune o superficiale), ovvero a dilatazioni “false” dell’asse arterioso, in cui la dilatazione non è rappresentata dal vaso arterioso con tutte e tre le sue tonache integre, bensì è determinato da uno stravaso ematico delimatato da un’importante reazione fibrosa circostante. Generalmente si tratta di patologie secondarie (solitamente dopo procedure di cateterismo arterioso a scopo diagnostico o interventivo) o in pazienti tossicodipendenti (dove spesso tali pseudoaneurismi risultano infetti).
Solitamente il trattamento di questa patologia si basa sulla chirurgia tradizionale (a volte con la semplice raffia della parete arteriosa, altre volte con l’interposizione di materiale autologo o protesico e la ricostruzione del tirpode femorale). Ad oggi esiste anche un’altra possibilità di trattamento per via eco-guidata con approcio percutaneo, che tuttavia viene riservata a casi selezionati.
Esempio di pseudoaneurisma infetto in paziente tossicodipendente con rottura della parete arteriosa e voluminoso ematoma peri-arterioso dato dallo stravaso ematico: